Descrizione
Tonara: un borgo autentico del Gennargentu tra le
suggestioni dei vecchi mestieri e l’incanto della natura
A Tonara di Peppinu Mereu
O gentile Tonara,
terra de musas, santa e beneitta,
Patria mia cara,
cand'est chi b'happ'a benner in bisitta?
E m'has a dare sa jara
abba de Croccoledda tantu fritta?
A cando 'ider sas nies,
sas c'happo appettigadu ateras dies?
Ah dura lontananzia!
a sa chi m'hat sa sorte cundennadu.
Mi 'enit s'arregordanzia
de unu tempus ispensieradu,
s'onesta comunanzia
de amigos chi happo abbandonadu;
mi torrat a sa mente
unu tempus passadu allegramente.
Bellas, seguras roccas,
chi frittas dades abbas cristallinas;
filende, cun sas broccas
in testa, bos bisittant sas femminas.
Abbas chi sas piccioccas
isprigant da chi sas laras purpurinas
frittint pro gustare
su nettare chi ridend'andat a mare.
Majestosas muntagnas
fìzas de su canudu Gennargentu,
ch'in sas virdes campagnas
sas nucciolas bos faghent ornamentu;
seculares castagnas,
chi supervas halzades a su bentu
virdes ramos umbrosos,
dulche nidu de cantos pibiosos
TONARA: IL BOSCO, LA MONTAGNA, GLI ANTICHI MESTIERI
IL PAESE. Con la sua altitudine fra gli 850 e i 1030 metri slm, Tonara, formato dai
quattro pittoreschi rioni di Teliseri, Arasulè, Su Pranu e Toneri, quest’ultimo sovrastato
dall’inconfondibile rupe di Su Toni, è uno dei centri più elevati in Sardegna.
Percorrendo la SS 295, poco prima di giungere alla fonte di Pitzirimasa, il paese appare
al visitatore come un tipico borgo di montagna, circondato dal verde. All'interno degli
antichi rioni storici, tra le viuzze strette ed i portici, si trovano ancora alcune e ben poche
originarie caratteristiche case a due o tre piani, con un vano per piano e con i balconi in
legno che interessano la facciata o spesso collegano le case poste sui lati opposti delle
vie. La ridente posizione dell’abitato, l’aria salubre, l’ottima acqua, i boschi e le sorgenti,
come peraltro l’innata ospitalità dei suoi abitanti, potrebbero costituire le premesse per
lo sviluppo turistico del paese, che è già conosciuto come capitale del torrone e dei
campanacci. Il 90% del territorio è coperto da fitti boschi di castagni, noccioli, lecci,
roverelle, agrifogli. Nella località Curadore, a circa 2,5 Km dal paese, si trova il castagno
più grande della Sardegna, un gigante di 600 anni con una circonferenza di quasi 11
metri.
ITINERARI NATURALISTICI E ARCHEOLOGICI. Per chi ama la natura e la storia
non mancano le opportunità per rapide escursioni nei dintorni dei paese. In auto o a
piedi si possono facilmente raggiungere la fonte di Galusè, le chiesette campestri di San
Giacomo e di San Sebastiano, il Monte Muggianeddu (1469 m), il Monte Conca
Giuanni Fais (1499 m), il lago Torrei, il valico montano di Tascusì (1247 m), le sorgenti
di Crocoledda, Sa Funtana 'e s'Abe, la cascata sul rio Pitzirimasa, il torrente Bauerì, i
boschi del Montesusu, la pineta di S'isca 'e sa Mela, gli anfratti di Sa Lutta e le grotte di
Su Toni; i ruderi della Chiesa di Santa Anastasia (XII sec.), nei pressi di Toneri; i resti
dell'antico villaggio di Ilalà in regione omonima e di Idda intr’errios (villaggio tra fiumi)
vicino alla foresta demaniale di Uatzo e infine i forreddos de janas (le domus de janas)
alla periferia dei paese in località Martì, lungo la strada per Sorgono, i ponti ferroviari di
"Su Samucu" e 'Istinigoria", lungo la linea ferroviaria Montecorte-Sorgono, costruiti
oltre un secolo fa, che possono considerarsi, insieme a tutta la linea ferroviaria, ormai
divenuta linea turistica a singhiozzo del trenino verde, alle stazioni ed ai caselli come
aspetti importanti di un notevole patrimonio di archeologia industriale.
A cura dei dipendenti del Comune di Tonara
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Ultimo aggiornamento: 12 agosto 2025, 08:50